Venezia

A San Donà/Entro l’anno illuminazione a led per 8500 nuovi lampioni

San Donà di Piave – Una vera e propria svolta dal punto di vista della sostenibilità ambientale e anche della sicurezza: entro fine anno cominceranno i lavori per l’installazione della nuova rete di illuminazione pubblica a led e a basso impatto ambientale con importanti risparmi sia in bolletta che in termini di emissioni.

L’Amministrazione Cereser ha infatti firmato il contratto che prevede la riqualificazione mediante l’utilizzo di lampade a led di ultima generazione, telecontrollate e telegestite punto-punto di tutte le sorgenti luminose a bassa efficienza oltre alla loro gestione.

Nello specifico si tratta di riconvertire ben 8.571 punti luce di illuminazione pubblica, con la previsione di sostituire ben oltre 8000 nuovi sostegni, 148 quadri elettrici e oltre 200mila metri di nuove linee. Un investimento importante, per un importo pari a quasi 4 milioni di euro, di cui 3.700.000 per i soli lavori, ma senza oneri per il Comune, poiché l’intervento rientra nel più ampio progetto europeo Elena per il tramite della società Città Metropolitana di Venezia II Smart City Srl, nel quale le imprese che si occuperanno della gestione rientrano dell’investimento grazie al risparmio energetico generato.

“Gli interventi hanno come obiettivo quello di garantire il raggiungimento di un’efficienza energetica pari all’87,4% – dichiara l’assessore a energia e ambiente Lorena Marin – con una riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera pari a 800,456 tonnellate di Co2 all’anno. Per San Donà vuol dire passare dalle attuali 915,854 a 115,398 tonnellate di Co2 l’anno.

Un bel salto in avanti per la nostra città e che ci avvicina a quelli che sono gli obiettivi del Paesc (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il clima) con molti vantaggi: consumeremo molto meno rispetto a oggi e garantiremo anche maggior sicurezza con la nuova rete a led dell’illuminazione pubblica”.

Ora bisogna solo attendere la redazione dei progetti, il definitivo e l’esecutivo, per poi partire coi lavori veri e propri.
“Questione di rispettare quelli che sono dei tempi tecnici ma gli uffici sono già al lavoro anche perché siamo arrivati all’appuntamento in qualche modo già preparati – spiega l’assessore Marin – dal momento che eravamo già pronti a firmare un paio di mesi fa.

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