Presentati a Favaro, presso il deposito del Tram in via Monte Celo, i primi quattro autobus 12 metri a idrogeno che inaugurano la svolta green della nuova flotta AVM/Actv impegnata nell’ambito urbano e suburbano di terraferma.
Presenti alla conferenza stampa il sindaco Luigi Brugnaro, l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, il presidente AVM Paolo Pettinelli, il presidente Actv Luca Scalabrin e il direttore generale del Gruppo AVM Giovanni Seno.
I nuovi autobus, prodotti da Solaris, sono costruiti sul modello dei trenta mezzi full electric introdotti a Lido e Pellestrina nel 2019, dove vengono utilizzati nella prima rete automobilistica urbana interamente alimentata da infrastruttura elettrica di ricarica in linea.
Il rifornimento idrogeno sarà assicurato presso la stazione ENI di via Orlanda, la prima in Italia aperta da giugno 2022 al pubblico per la distribuzione di idrogeno quale gas di alimentazione per la trazione di veicoli privati (autovetture e mezzi pesanti) e autobus.
Ad elevato contenuto tecnologico il processo di alimentazione degli autobus: l’idrogeno viene introdotto in pressione a 350 bar sotto forma gassosa, il gas alimenta una cella a combustibile che tramite una membrana separa l’atomo di idrogeno tra nucleo ed elettrone, l’elettrone alimenta il motore elettrico posizionato ai mozzi e una batteria tampone che lavora in parallelo con i motori, in ausilio agli stessi, che funziona da accumulatore anche tramite recupero di energia in fase di frenata rigenerativa, il nucleo si ricombina con l’ossigeno dell’aria esterna che viene aspirata ed emette H2O in forma vapore.
Dotati di un serbatoio da 1.560 litri, pari a 37,5 kg di idrogeno, utilizzano una cella a combustibile da 70 kW posizionata sul tetto, inoltre, la batteria LTO da 30 kWh di capacità, può fungere come fonte di energia ausiliaria nel veicolo, alimentando il motore elettrico in condizioni stradali difficili e offre un’autonomia aggiuntiva per le emergenze.
Particolare attenzione è stata dedicata al confort di guida e alla sicurezza per i conducenti e per i passeggeri: gli autobus sono infatti estremamente silenziosi, sul modello dei “cugini” elettrici, dotati di telecamere di sicurezza, sistema di avviso angolo cieco e sistema di rilevamento degli utenti della strada vulnerabili e avviso di presenza, oltre a software di monitoraggio della flotta (GPS).
La tecnologia idrogeno si sta velocemente sviluppando in Nord Europa (Riga, Colonia, Amsterdam, Oslo, Amburgo) e in Giappone, mentre in Italia il primo caso pilota è stato sperimentato a Bolzano.
“I quattro nuovi mezzi idrogeno entreranno progressivamente in servizio nei prossimi giorni – dichiara il presidente di AVM Paolo Pettinelli – e saranno utilizzati in linea anche come verifica di funzionamento in vista dell’introduzione tra il 2024 e il 2026 dei novanta autobus idrogeno, settantacinque mezzi 12 metri e quindici mezzi 18 metri, finanziati dal PNRR per un investimento complessivo prossimo ai 58 milioni di euro.