Adiconsum Treviso Belluno: Stefano Bellotto confermato presidente
Stefano Bellotto, 52 anni, trevigiano, residente ad Auronzo di Cadore, laureato in Scienze politiche, è stato confermato presidente di Adiconsum Treviso Belluno, l’Associazione dei consumatori promossa dalla Cisl. L’elezione è avvenuta a Revine Lago (Treviso) al termine del Congresso territoriale di Adiconsum, che nelle due province raccoglie più di 800 iscritti, offrendo assistenza, tutela e informazioni ai consumatori in tutti gli ambiti: bollette energetiche e telefoniche, rimborsi relativi ai viaggi, garanzie, acquisti, permute di auto, problemi di furto d’identità nei servizi bancari e in generale riguardo a tutti i tipi di truffa in cui possono incappare i cittadini e in particolare le persone anziane. Assieme a Bellotto venerdì sono stati eletti in Segreteria Giancarlo Frare e Stefano Moretto.
15 gli operatori volontari attivi in 5 sedi nelle due province, per una media di 600 pratiche all’anno. Un’attività, quella di Adiconsum, che intreccia gli ambiti operativi e gli obiettivi della Cisl, con cui l’Associazione ha un rapporto storico e organizzativo profondo.
Sono stati anni densi e importanti quelli appena passati, per Adiconsum, ad esempio per l’impegno straordinario messo in capo da una squadra di ex dipendenti bancari esodati che ha aiutato la cittadinanza bellunese e trevigiana nell’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori inserito presso la Consap per dare ristoro agli ex azionisti di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Un’attività che ha permesso ai cittadini il recupero di un importo 8 milioni di euro.
Sempre in materia finanziaria, Adiconsum ha recentemente avviato con la First, la categoria dei bancari, un progetto, seguito da cinque operatori, mirato alla tutela dei consumatori rispetto al sovraindebitamento con le banche, alla promozione della cultura finanziaria e alla prevenzione dell’usura, rinegoziando finanziamenti per oltre 300 mila euro.
Sul fronte delle truffe, le più diffuse, di cui spesso sono vittime persone anziane, rimangono quelle legate al mercato dell’energia, con proposte telefoniche di contratti capestro legati alla fine del mercato tutelato che, va ricordato, è fissato per gennaio 2024. Ma ci sono anche casi di soldi indebitamente addebitati in bolletta.