Allo scrittore Marco Balzano il Premio Letterario Fvg
Va allo scrittore Marco Balzano la terza edizione del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia Il racconto dei luoghi e del tempo, istituito dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con Fondazione Pordenonelegge: lo ha annunciato a Trieste, nella mattinata di oggi – lunedì 25 luglio – la Giuria del Premio, composta dai Curatori di pordenonelegge, dall’Assessore alla Cultura Tiziana Gibelli e guidata dal Presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga. «Marco Balzano – ha sottolineato il Presidente Fedriga – è uno scrittore sensibile al legame tra un luogo e l’anima delle persone, il Premio Letterario Friuli Venezia Giulia è stato concepito come riconoscimento annuale capace di promuovere le eccellenze culturali regionali attraverso l’opera letteraria di autori di riferimento del nostro tempo». «Con Marco Balzano – ha osservato poi l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli– andremo in Carnia, alla scoperta della nostra montagna che conserva ancora intatte le tradizioni di un tempo».
«E proprio questo – ha sottolineato ancora Massimiliano Fedriga – è il valore aggiunto del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia: accogliere la tendenza del nuovo modo di fare turismo, alla ricerca non solo di un posto ma della sua storia, dei suoi mestieri, delle sue tradizioni, del suo cibo. Non solo la cartolina ma il racconto di un luogo: per questo consideriamo importante coniugare il territorio al suo racconto».
Marco Balzano riceverà il Premio Letterario Friuli Venezia Giulia Il racconto dei luoghi e del tempo: in occasione della 23^ edizione di pordenonelegge Festa del Libro con gli Autori, sabato 17 settembre alle 11, allo Spazio San Giorgio. Nell’occasione presenterà il racconto inedito dedicato alla Carnia L’estate della neve,e sempre a pordenonelegge sempre in anteprima presenterà anche il nuovo libro “Cosa c’entra la felicità”, in uscita per Feltrinelli il 20 settembre. A pordenonelegge 2022 anche il Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, presenterà il suo primo libro, edito Piemme.
«La 23^ edizione di pordenonelegge – ha spiegato il Presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti – sostiene la visione di un Premio che integra la promozione culturale e quella del territorio, nella consapevolezza che la cultura è sempre volano economico trainante per lo sviluppo economico e sociale. Questa edizione del Premio, che aprirà una finestra sulla Carnia attraverso l’inedito di Marco Balzano, è perfettamente in linea con il trend del turismo mondiale che guarda a piccole località, e una fruizione sostenibile dei luoghi. Simbolo di pordenonelegge 2022 è la spiga di grano: un modo per ribadire che il festival sarà ben fermo sull’uscio della storia e calato nel nostro tempo, con un focus dedicato agli autori e poeti ucraini e con molti cronisti di guerra».
Edizione dopo edizione, , il Premio ricompone una mappa di autorevoli “compendi” narrativi: una sequenza di sguardi d’autore sui luoghi del Friuli Venezia Giulia dall’Aquileia di Valerio Massimo Manfredi alla Udine del Tiepolo narrata da Melania Mazzucco. La terza edizione – ha osservato Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge – sarà l’occasione per ritrovare una scrittura di alta efficacia evocativa, quella di Marco Balzano. Il suo racconto inedito è intitolato L’estate della neve, sarà pubblicato nel mese di settembre per l’editore Italo Svevo. E in questa terza edizione, infine, il nostro ricordo affettuoso va a Paolo Maurensig, amico e valoroso Presidente della Giuria per le prime due edizioni».
«Marco Balzano, intervenuto in occasione dell’annuncio, si è detto «onorato e felice di ricevere questo premio. Non è possibile raccontare una storia ed essere profondamente credibili senza aver sviluppato una qualche appartenenza con un territorio – ha affermato lo scrittore – Per questo ho scelto la Carnia, di cui ho respirato le atmosfere. Il racconto vede protagonista un uomo che ha reciso il suo cordone ombelicale con a Carnia, ed è costretto a tornare per la morte improvvisa dei suoi genitori in un incidente stradale Ma cosa vuol dire tornare in un luogo che abbiamo voluto lasciare per sempre, e come si può restituire attualità a un posto che non ci appartiene più? Questo il filo rosso de L’estate della neve».