Venezia

Consorzio di Bonifica Veneto Orientale presenta gli interventi di efficientamento irriguo dei bacini Sant’Osvaldo, Lison e Brian

Il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale ha recentemente completato un importante e articolato intervento di efficientamento irriguo nei bacini di Sant’Osvaldo, Lison e Brian, fondamentale per far fronte alle sfide dei cambiamenti climatici nei territori del comprensorio.
Tali interventi, resi possibili grazie a un finanziamento di 13,1 milioni di euro stanziati dal Ministero all’Agricoltura, si articolano in sei lotti funzionali.

Nello specifico, i due lotti che interessano l’area del Portogruarese sono mirati alla creazione di una dorsale irrigua di distribuzione e condivisione della risorsa idrica, mentre i quattro lotti che interessano il Sandonatese sono dedicati alla riduzione delle perdite e all’ottimizzazione delle reti irrigue, mediante passaggio da alveo disperdente a rete in condotta.
Si tratta di un progetto ispirato alle linee guida comunitarie, con un risparmio di 6.300.000 m3 di acqua dolce ogni anno.

Quelle oggetto di inaugurazione sono in realtà tratte di un programma generale ben più articolato, che vede la creazione di dorsali di distribuzione Piave – Livenza – Tagliamento nella parte nord del comprensorio, in posizione protetta rispetto alla risalita del cuneo salino, che pesantemente condiziona la gestione delle acque in questa porzione di territorio, ubicato sotto al livello del mare e prossimo alla linea di costa.

Nel complesso dei 6 lotti sono stati posati 29 km di condotte, con diametri compresi tra 800 e 2000 mm, sono stati risezionati 7,5 km di canali e realizzate opere di alta ingegneria con impiego di tecnologie innovative, come ad esempio – per sottopassare il fiume Loncon – 2 sifoni di diametro 1600 mm realizzati senza scavo, grazie alla tecnologia microtunneling, dando modo alle imprese vincitrici degli appalti di dimostrare capacità realizzative, puntualità e serietà, ma anche disponibilità di tecnologie e conoscenze d’avanguardia.

Le opere idrauliche così realizzate, i cui lavori sono stati avviati per il primo stralcio nel Giugno 2020, sono entrate parzialmente in funzione già durante la siccitosa estate 2022 per contribuire a gestire l’emergenza siccità e sono ora pronte a mostrarsi nella loro piena funzionalità all’avvio della stagione estiva 2023.
Il territorio direttamente beneficiario è di circa 8.500 ha, ma l’intervento crea le premesse per garantire maggior flessibilità nella gestione irrigua per 64.000 ha di un comprensorio caratterizzato da una produzione agricola diffusa ma di qualità, che ospita aziende agricole di rilievo anche nazionale.

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