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Cortina 2026: dal Coni arriva il No alla pista da bob. Le gare all’estero/videointervista Zaia

Ormai era nell’aria, solo le forze politiche qualche sostenitore ampezzano continuava a credere che a Cortina sarebbe stata costruita la pista da bob.

Negli ultimi mesi i costi sono lievitati a dismisura e alla gara d’appalto nessuna azienda ha partecipato perchè il capitolato non era invitante.
Da tempo ambientalisti e partiti di sinistra invitavano il governo a prendere la decisione di portare le gare all’estero o resuscitare quella di Cesana utilizzata per Torino 2006.

L’ultima parola spettava al Coni e quest’oggi il presidente Giovanni Malagò ha comunicato la scelta durante la riunione del Comitato olimpico internazionale, a Mumbai. La scelta, ha spiegato, è del Governo.
“Per il Governo non è l’opzione migliore e più sostenibile”, ha dichiararo il presidente del Coni.
Alla fine sarebbero stati oltre 140 milioni di euro per una pista dal futuro assai incerto.

La pista intitolata ad Eugenio Monti dunque non vedrà la luce ai piedi della Tofana, dove c’è ancora il vecchio tracciato.
Di fronte a questa scelta, si fa ora avanti Innsbruck dove l’impianto c’è ma deve essere messo a norma per le gare olimpiche.
Altra ipotesi, quella più caldeggiata, le gare in Svizzera a Saint Moritz, a pochi chilometri da Livigno.

Le reazioni non si sono fatte attendere.
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Sulla vicenda il Presidente Zaia ha rilasciato un’intervista nella quale chiede che vengano redistribuite le gare precedentemente assegnate e qualcosa ora venga spostato dalla Lombardia a Cortina.

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