Inseguimento notturno a Mestre: cinque agenti feriti

Sono cinque fra poliziotti del 113 e militari dell’esercito impegnati nell’operazione “Strade sicure”, i feriti a seguito di un inseguimento avvenuto martedì sera per bloccare un 29enne tunisino, poi finito in carcere.
Il nordafricano era al volante di un’auto che non si è fermata al un posto di controllo sul Terraglio, da parte delle volanti.
Il giovane si è dato alla fuga perché avrebbe dovuto rispettare l’obbligo di dimora a Rovigo e invece lui era diretto a Mogliano per incontrare la compagna.
Le volanti della polizia si sono messe all’inseguimento insieme alla jeep dell’esercito. Il tunisino, dopo aver attraversato la Riviera del Brenta, si è immesso sulla Romea e poi la corsa si è conclusa in Carbonifera a Mestre, dopo uno speronamento da parte di una volante.
Una volta sceso ha ingaggiato una colluttazione con le forze dell’ordine. Bilancio finale, due agenti e tre soldati, tutti refertati al Pronto soccorso con pochi giorni di prognosi, tranne un poliziotto che ha avuto problemi a una mano e ne ha rimediati 15.
Il 29enne si trova ora in carcere Santa Maria Maggiore. A seguito degli accertamenti, gli agenti gli hanno trovato anche 3 grammi di cocaina.
Sulla vicenda, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha voluto augurare la pronta guarigione agli operatori delle Forze dell’Ordine rimasti feriti nell’inseguimento dell’altra notte avvenuto nel veneziano, tra il Terraglio, Mira e la Romea.