Jesolo/L’Aja pronta ad acquistare alberghi per farne alloggi per il personale
Hotel da destinare al personale dipendente, l’Aja scende in campo in prima persona.
Il progetto lanciato diverso tempo fa sta per arrivare ad una svolta decisiva, con l’Associazione Jesolana Albergatori pronta a entrare in gioco direttamente, acquistando (o prendendo in affitto) strutture ricettive alberghiere, da mettere poi a disposizione dei soci per ospitare i dipendenti.
E nel prossimo futuro si pensa anche alla realizzazione di un vero e proprio campus per i collaboratori, sullo stile di quelli universitari.
Una mossa voluta per raggiungere soprattutto due obiettivi: rendere attrattiva la località per le figure professionali che tanto stanno mancando al turismo; togliere dalla speculazione edilizia strutture alberghiere magari diventate poco performanti.
E Jesolo diventerebbe la prima località turistico-balneare d’Italia a trovare una risposta concreta al reperimento di alloggi per i dipendenti, attraverso l’utilizzo di alcune strutture alberghiere.
“Quella della carenza di personale – esordisce il presidente Aja, Alberto Maschio – è diventata una situazione lapalissiana per il comparto turistico.
Tutti devono fare la propria parte: come associazione stiamo lavorando da tempo per la formazione dei nostri soci, quindi individuando soluzioni che possano dare delle risposte concrete alle necessità di alloggio per i nostri collaboratori, non ultimo facendo squadra con i vertici di Federalberghi affinchè intervengano nelle sedi istituzionali preposte per creare le migliori condizioni di mercato.
Tutto questo aiuterà il comparto turistico a tornare appetibile e quindi attrattivo per i tanti lavoratori che in questo momento si sono allontanati da questo settore”.
Lo scorso giugno, dunque, ecco l’avvio del percorso con la prima proposta: individuare delle strutture alberghiere, sottraendole alla speculazione edilizia, così da destinarle all’accoglienza di lavoratori stagionali.
Al Comune venne suggerita la costituzione di una commissione bilaterale con lo scopo di vagliare le richieste in esubero di cambio di destinazione d’uso, da destinare a foresteria. Iniziativa, quest’ultima, non andata, a buon fine, almeno per il momento.
Da qui la decisione di dare una accelerata al progetto, muovendosi direttamente, come Associazione di categoria.
Aja oggi si è ufficialmente resa disponibile a valutare l’acquisto (o l’affitto) di una o più strutture alberghiere, da mettere a disposizione dei soci, con funzione di foresteria.
Il bando, esteso a tutti gli imprenditori del ricettivo alberghiero di Jesolo, oltre ad invitare a formulare la proposta, specifica, tra le altre cose, le caratteristiche richieste: la struttura, ad esempio, dovrà essere stata costruita non prima del 1960, costituita di non meno di 20 camere o da un numero minimo di 40 posti letto, con disponibilità immediata.
Molteplici i vantaggi: la tutela del patrimonio edilizio della città, creare strutture per i dipendenti, rendere Jesolo appetibile per i lavoratori qualificati (che rappresentano un arricchimento per l’offerta turistica), avere una realtà importante come Aja a garanzia della qualità e della serietà della proposta avanzata.
“Questa iniziativa – continua il presidente Aja, Maschio – rappresenta il primo tassello di un progetto più ampio che dovrà portare alla realizzazione di un vero e proprio campus per i nostri collaboratori. Sarà una zona della città da organizzare sullo stile dei campus universitari, tale da potere creare degli spazi con tutta una serie di servizi, così da potere essere vissuto durante tutto l’anno. Il benessere dei nostri collaboratori va tutelato, dentro e fuori il luogo di lavoro. Vogliamo dimostrare, con la concretezza dei fatti, la volontà di lavorare per il bene della nostra città e della sua economia”.
Jesolo, grazie ad Aja, sarà così la prima località turistico-balneare d’Italia a portare avanti un simile progetto dedicato ai lavoratori di questo comparto, così importante per l’economia del Paese.
Da ricordare che Jesolo dà lavoro, solo nel comparto alberghiero, a circa 6mila persone.