La crisi di governo non metta a rischio il trasferimento della concessione della A4 Venezia-Trieste alla newco
Nei giorni scorsi, con la firma dell’accordo di cooperazione tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, si è compiuto un altro passo in avanti verso l’operatività della newco “Autostrade Alto Adriatico”, che a breve subentrerà ad Autovie Venete, in particolare nella gestione della tratta Venezia-Trieste della A4.
La Fondazione Think Tank Nord Est, che si è spesa in più occasioni – anche organizzando numerosi incontri con i rappresentanti delle istituzioni, di Autovie Venete, di Autostrade Alto Adriatico, nonchè con il Commissario Fedriga – per velocizzare il completamento della terza corsia, plaude al compimento di questo passaggio strategico, ma chiede di proseguire speditamente l’iter.
“Abbiamo appreso con sollievo la notizia della firma dell’accordo con il Ministero – commenta Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – anche se mancano ancora alcuni passaggi cruciali per la piena operatività della newco.”
Ora, tuttavia, la crisi di governo potrebbe mettere a rischio i prossimi step. “L’instabilità politica non rappresenti un alibi per rallentare l’iter, che deve procedere con massima urgenza – precisa Ferrarelli – e pertanto chiediamo ai parlamentari di Veneto e Friuli Venezia Giulia di monitorare costantemente il passaggio di consegne alla nuova concessionaria: la Venezia-Trieste è un’autostrada strategica per tutta l’Europa, sia per il traffico pesante sia per l’economia turistica, in forte ripresa quest’anno.”
La A4 Venezia-Trieste, infatti, è una tra le infrastrutture più trafficate del Paese, come certificato dall’ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, che evidenzia come il traffico pesante sulla Venezia-Trieste, nel corso del 2021, abbia già superato le percorrenze pre-pandemia (in totale 832 milioni di km, +2% rispetto al 2019). Purtroppo è anche una delle arterie più pericolose, troppo spesso teatro di incidenti mortali, in particolare nel tratto tra San Donà di Piave e Portogruaro, l’unico rimasto a due sole corsie per senso di marcia.
Peraltro, il completamento della terza corsia interviene su un’autostrada a servizio dell’intero litorale, caratterizzato da consistenti flussi turistici nel periodo estivo. Secondo la Fondazione Think Tank Nord Est, infatti, l’Alto Adriatico è l’area a più forte vocazione turistica di tutta Italia: nel 2019, prima della pandemia, si sono registrati 25,8 milioni di presenze turistiche da maggio a settembre lungo le spiagge comprese tra Grado e Cavallino.
“Per la tratta San Donà di Piave-Portogruaro servono cantieri attivi 24 ore su 24, al fine di completare al più presto la terza corsia. Il piano di investimenti dovrebbe considerare le reali priorità del territorio, per cui non bisogna dimenticare – conclude Ferrarelli – che 26 milioni di presenze turistiche in soli 5 mesi devono poter contare su accessi adeguati: per questo il casello di Bibione va realizzato al più presto.”