Milano: Carabinieri catturano banda dell’est Europa specializzata in furti in depositi logistici con tecniche paramilitari. Nel mirino finì anche il deposito della SME a Cessalto
I Carabinieri hanno messo le mani su una banda costituita da banditi dell’est: ucraini e moldavi. La tecnica utilizzata ricorda quella impiegata il 21 dicembre 2021 nell’assalto al magazzino dell’Ires Spa, centro di smistamento dei negozi Sme a Cessalto, a ridosso dell’autostrada. In quell’occasione una decina di malviventi rubarono 6 furgoni e li posero di traverso per ostacolare l’arrivo delle forze dell’ordine. Il colpo andò male, riuscirono a mettere le mani solo su un bottino attorno ai 100 mila euro di attrezzatura elettronica e fuggirono poi creando un varco in autostrada, asportando un pezzo di guardrail e superando il fossato con delle pedane metalliche per poi fuggire in direzione Trieste.
Gli arresti riguardano una serie di rapine condotte con la stessa tecnica, oltre quella di Cessalto anche in provincia di Milano, Bergamo e Venezia.
In manette, in base ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono finiti 12 soggetti (3 ucraini, 8 moldavi e 1 italiano) ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio.
Il provvedimento scaturisce dall’esito di un’attività di indagine sviluppata mediante articolate attività tecniche di intercettazione dal Nucleo Investigativo di Milano nei confronti di un gruppo dell’Est Europa dedito alla commissione di furti di ingente valore ai danni di aziende, per lo più operanti nel settore della logistica.
Le attività investigative hanno consentito di documentare l’operatività di un sodalizio composto da cittadini moldavi, ucraini e italiani, i quali, con un’ organizzazione para-militare, perpetravano furti ai danni di aziende operanti prevalentemente nel settore della logistica in tutto il nord-est, appropriandosi di grandi quantità di materiale di elettronica.
La merce trafugata veniva trasbordata, a poca distanza dall’obiettivo, su mezzi puliti e poi stoccata, temporaneamente, in locali nella disponibilità di alcuni membri del gruppo che avevano compiti esclusivi di custodia.
Sono stati, rinvenuti e sequestrati a carico degli indagati una fiamma ossidrica, alcuni passamontagna, centraline modificate di autovetture, duplicati di chiavi e spadini per l’apertura di macchine, nonché un disturbatore di frequenze (jammer), tutto materiale attinente ai reati.