Un mazzo di fiori è stato deposto in memoria dei partigiani e martiri della libertà, mentre un occhio vigile è rivolto al presente, segnato dalla crescente avanzata di forme di neofascismo.
Questa mattina, presso la canonica di Bavaria, l’Anpi di Nervesa e Giavera e lo Spi Cgil dei Comuni montelliani hanno commemorato l’anniversario degli 80 anni dalla nascita della Resistenza in provincia di Treviso.
Il 7 ottobre 1943, su iniziativa del trevigiano Teodolfo Tessari, e con l’ospitalità del parroco di Bavaria, don Pasquale Roncato, si tenne la storica riunione in cui si unirono soldati sbandati dopo l’Armistizio dell’8 settembre e rappresentanti delle forze politiche antifasciste.
L’incontro diede vita al primo strumento unitario di lotta contro il nazifascismo.
Un omaggio floreale è stato posto davanti alla lapide affissa nella canonica di Bavaria, ora convertita in casa accoglienza, la quale commemora il gesto degli uomini che offrirono alle Venezie e a tutta Italia quel 7 ottobre del 1943 il fondamentale primo strumento di lotta unitaria contro il nazifascismo, creando il corpo delle “Forze Armate della Patria”.
La lapide ricorda anche al primo comandante, il Colonnello Sassi, medaglia d’oro al valor militare, fucilato a Fossoli.
Durante la cerimonia sono stati ricordati personaggi chiave della Resistenza, tra cui lo stesso Jerzy Sas Kulczycki, nome di battaglia “Colonnello Sassi”, vittima dell’eccidio di Cibeno, e il partigiano nervesano “Eros” Umberto Lorenzoni, che ottant’anni fa era tra coloro che fungeva da sentinella durante la riunione alla canonica di Bavaria.