Piogge superiori alla media a gennaio in Veneto: ma permane elevato deficit pluviometrico sul bacino di Piave e Livenza
Nel mese di gennaio 2023 sono caduti mediamente in Veneto 69 mm di precipitazione; la media del periodo 1994-2021 è di 58 mm (mediana 46 mm).
Gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono superiori alla media (+19%) e sono stimabili in circa 1267 milioni di m3 di acqua.
Le massime precipitazioni del mese sono state registrate sulle Prealpi dalle stazioni di: Recoaro Mille con 126 mm, Crespadoro con 119 mm e Valpore-Monte Grappa con 114 mm.
Le minime precipitazioni sono state osservate nel Bellunese settentrionale dalle stazioni di: Cimacanale (Santo Stefano di Cadore) con 28 mm, Caprile con 30 mm e Santo Stefano di Cadore con 34 mm.
Nella seconda metà di gennaio ci sono state piogge degne di qualche nota solo nei seguenti giorni:
- 16 e 17: precipitazioni su tutto il territorio regionale, più significative in pianura.
Neve oltre gli 800-1000 m.
Apporti medi compresi fra 1 e 20 mm, con valore massimo 26 mm a Faedo (PD). - 19 e 20: precipitazioni su tutta la regione, più copiose in pianura.
Neve fino a fondovalle in montagna e nel Vicentino e Veronese anche in pianura.
Apporti mediamente fra 1 e 25 mm, con valore massimo di 40 mm a Peschiera. - 23 e 24: precipitazioni sull’intero territorio regionale.
Neve oltre i 900-1000 m.
Apporti compresi fra 1 e 30 mm e valore massimo di 46 mm a San Martino d’Alpago.
A livello di bacino idrografico (solo parte Veneta), rispetto alla media 1994-2021, sono state riscontrate Condizioni di:
surplus pluviometrico elevato sul Fissero-Tartaro-Canal-Bianco (+68%) e sul Po (+41%);
surplus pluviometrico sul Bacino Scolante (+34%), sulla Pianura tra Livenza e Piave (+33%), sul Sile (+27%), sull’Adige (+26%), sul Brenta (+20%), sul Tagliamento (+13%), sul Livenza (+10%) e sul Lemene (+8%);
leggero deficit pluviometrico sul Piave (-16%) da notare che gli apporti (56 mm) sono comunque superiori alla mediana del trentennio (45 mm).
Nell’anno idrologico 2022-23 sono caduti sul Veneto, nei quattro mesi tra Ottobre e Gennaio, mediamente 304 mm di precipitazioni; la media del periodo 1994-2021 è di 385 mm.
Gli apporti del periodo sono inferiori alla media (-21%) e sono stimati in circa 5604 milioni di m3 di acqua.
Le massime precipitazioni del periodo sono state registrate dalle stazioni di: Valpore-Monte Grappa con 592 mm, Turcati, Recoaro Terme con 577 mm, Rifugio la Guardia con 573 mm e Col Indes (Tambre d’Alpago BL) con 491 mm.
Le minime precipitazioni sono state rilevate dalle stazioni di: Misurina (Auronzo di Cadore BL) con 172 mm, Casamazzagno (Comelico Superiore BL) con 181 mm e di Caprile (BL) con 191 mm.
A livello di bacino idrografico (solo parte Veneta), rispetto alla media 1994-2021, sono state riscontrate condizioni:
nella media sul Fissero-Tartaro-Canal-Bianco (+7%), sul Po (esattamente in media) e sul Bacino Scolante (-6%);
di deficit pluviometrico sul Brenta (-23%), sul Lemene (-22%), sul Tagliamento (-18%), sull’Adige (-17%), sulla Pianura tra Livenza e Piave (-11%) e sul Sile (-11%);
di elevato deficit pluviometrico sul Piave (-40%) e sul Livenza (-30%).
La situazione di scarsità della risorsa idrica, anche se in generale miglioramento, permane su buona parte dell’alta pianura con livelli simili ai minimi assoluti registrati a gennaio negli ultimi 20 anni. Per arrivare a primavera-estate con i livelli consueti per il periodo servirà un fine inverno e un inizio primavera con precipitazioni superiori alla norma.