Pordenone: inaugurato il nuovo Bacino di laminazione a Rorai
E’ stato inaugurato il nuovo Bacino di Laminazione a Rorai Grande, sulla parte retrostante il cimitero del medesimo quartiere, a pochi metri da viale Grigoletti a Pordenone.
L’opera è stata realizzata per salvaguardare la pubblica incolumità, il transito dei veicoli e gli stessi centri abitati di Rorai, spesso oggetto di allagamenti.
La causa di queste inondazioni sta nel fatto che la SS 13 Pontebbana, nel tratto che va dall’intersezione con via Montereale fino al confine col Comune di Porcia, costituisce un impedimento per lo scolo delle acque piovane, che confluiscono solo parzialmente nella rete fognaria.
Dal momento che le aree a nord della Pontebbana sono scarsamente servite da sistemi di drenaggio, le piogge abbondanti che scendono sui terreni a nord della Pontebbana, in parte si infiltrano nei primi strati del sottosuolo e in parte vengono drenate dalle strade comunali che scendono da nord a sud, dalla Comina fino alla Pontebbana.
Nel mese di giugno 2013, a seguito di uno scroscio intenso, si sono verificati importanti allagamenti nell’area di intersezione fra via Castelfranco Veneto, via Chiesa di Rorai e la SS 13, dovuti proprio al “ruscellamento” delle acque dalle aree a nord e a est della Pontebbana.
Quell’evento, che ha procurato centinaia di migliaia di euro di danni a persone e cose, ha spinto alla realizzazione di un sistema di raccolta acque che sfrutta i fossati delle strade laterali della SS 13, per poi confluire, attraverso una tubatura di 2,5 km, in questo bacino di laminazione della capacità di 2.800 metri cubi. L’opera è costata 1,5 milioni di euro ed è stata interamente finanziata nel 2017 dalla Protezione Civile regionale.
Progetto e direzione dei lavori sono stati firmati dall’ing. Andrea Brusadin e dal geom. Christian Galasso del Comune di Pordenone, mentre l’opera è stata realizzata dall’impresa appaltatrice Adriastrade di Monfalcone e Coletto di San Biagio di Callalta.
Il bacino di laminazione, una volta riempito conterrà le acque meteoriche per il 90% della sua portata.
Il restante 10% verrà rilasciato gradualmente nel Rio Pedron, un canale che passa oltre la ferrovia, per poi confluire nel grande lago della Burida.