Venezia

Sale in giostra ed esce con una gamba rotta. 11enne con frattura di tibia e perone

Doveva essere una serata di svago con la famiglia ed amici, ma è finita male, con la gamba spezzata in una giostra del luna park. I genitori chiedono con forza di capire come sia potuto accadere, se l’attrazione, abbia avuto un mal funzionamento, e per questo si sono rivolti a Studio3A.

Vittima del grave incidente una ragazzina di 11 anni di Campolongo Maggiore che sabato 28 maggio, si trovava con la mamma, il papà e alcuni amici alla Sagra di Santa Maria Assunta di Bojon.
La ragazza è salita sul “Crazy Dance”, il cosiddetto “Polipo”, peraltro l’unica attrazione in funzione quella sera guastata dal maltempo.

La giostra, ad un certo punto si è fermata per parecchio tempo. I presenti pensavano che il giro fosse finito e lo stesso ha fatto l’undicenne, che ha messo i piedi fuori dalla seduta credendo di dover scendere.
E’ allora che il meccanismo è ripartito all’improvviso e per il forte contraccolpo la gamba dell’undicenne è andata a sbattere contro il palo portante dell’attrazione.

La ragazzina si è messa a gridare e chiedere aiuto, e lo stesso hanno fatto i suoi amici cercando di attirare l’attenzione e urlando di fermare tutto, ma il giostraio, pensando evidentemente a “urla di paura”, non ha bloccato il “Polipo”, che ha continuato le sue evoluzioni fino alla fine.
Solo a corsa finita il giovane che manovrava il dispositivo si è avvicinato alla malcapitata, dicendole che non era nulla di grave e rimproverandola pure per non essere stata attenta e aver messo i piedi fuori. E’ stata un’amica a caricarsela sulla spalle e farla uscire dalla “navicella”, mentre nel frattempo i genitori, che si trovavano a poche decine di metri, avvisati da un altro amico, sono accorsi e, vista la gravità della situazione, hanno condotto la figlia al Pronto Soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco.

Il referto parla chiaro: distacco epifisario di tipo 2 della tibia e frattura del terzo distale del perone. L’indomani, all’ospedale di Padova i medici hanno rimesso in sede l’osso e applicato il gesso in attesa di valutare se sia necessario un intervento chirurgico di riduzione.
Un infortunio per cui l’undicenne ne avrà per mesi e forse un’invalidità permanente.

I genitori hanno denunciato il fatto ai carabinieri e, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni che sta raccogliendo tutti gli elementi, per predisporre una dettagliata querela.
Al di là del comportamento omissivo del giostraio, infatti, andrà ben valutato se la giostra in questione abbia avuto un mal funzionamento: sarà un caso, ma l’indomani, domenica, mentre tutte le altre andavano, il “Polipo” era fermo.
Di certo che Studio3A, oltre a fare piena luce sulla vicenda, chiederà i danni ai proprietari e gestori di quella giostra.

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