San Stino/in attesa di bonifica la casa teatro esplosione ordigno bellico: un morto e un ferito in fin di vita

Rimane off limits l’area attorno alla casa del 49enne Domingo Cusin teatro ieri pomeriggio dell’esplosione che ha causato la morte del 60enne Mauro Palamin e il ferimento grave del padrone di casa.
I due erano recuperanti, condividevano la passione dei reperti risalenti alla Grande Guerra, una cosa risaputa tra i residenti di San Stino e della vicina frazione di Corbolone.
Polizia Locale e Carabinieri hanno un gran daffare per allontanare i curiosi che vogliono avvicinarsi alla casa dove nel garage ieri pomeriggio c’è stata l’esplosione.

E’ necessario attendere l’opera degli artificieri che devono passare in rassegna il materiale storico accumulato dagli appassionati per essere certi che non vi sia altro materiale da bonificare.
La casa, che si trova in riva al canale Malgher e vicino alla chiesetta del Rosario, non ha riportato danni esteriori dall’esplosione del residuato, presumibilmente una bomba da mortaio da 25 chili.
A smorzare gli effetti deflagranti forse il fatto che i due avevano già operato una parziale apertura dell’involucro e gli effetti si sono propagati in un raggio limitato, ma letale per chi si trovava nelle vicinanze.
Difficilmente Cusin potrà raccontare agli inquirenti l’accaduto. Le sue condizioni sono molto gravi, ha riportato lesioni cerebrali. Intanto dalla terapia intensiva dell’ospedale di Mestre, è stato trasferito a San Donà.
Sull’episodio, sarà aperta ora un’inchiesta da parte del pubblico ministero della Procura di Pordenone.