Tutta la provincia di Belluno riconosciuta zona disagiata per la continuità assistenziale
Tutte le sedi di continuità assistenziale della provincia di Belluno sono state individuate zona disagiata in ragione della grave criticità degli organici e delle caratteristiche orografiche del territorio.
Questo comporta che ai medici che svolgono l’attività nelle sedi di continuità assistenziale venga riconosciuto un compenso aggiuntivo, per un totale di 40 euro l’ora.
Si ricorda, inoltre, che sono state pubblicate dalla Regione Veneto le zone carenti e gli incarichi vacanti di Medico di Medicina Generale, della Continuità Assistenziale e di Pediatri di libera scelta relativi all’anno 2023.
In Ulss Dolomiti sono state individuate, oltre alle zone disagiate, anche le zone disagiatissime per le quali ai medici di Medicina Generale viene corrisposto un compenso aggiuntivo.
L’Accordo Collettivo Nazionale e l’Accordo Collettivo Regionale per i medici di medicina generale prevedono che le Ulss, sentito il comitato aziendale, possa individuare, sulla base di una valutazione complessiva basata su più criteri, delle zone disagiate o disagiatissime.
L’ulss Dolomiti ha recentemente individuato per i medici di medicina generale le zone disagiatissime che prevedono un compenso annuo forfettario di euro € 7.746,85 per ciascun medico, che si aggiunge alla quota di 6,20 euro ad assistiti prevista per le zone disagiate.