Si sta avvicinando la burrasca di fine estate. Attenzione sabato pomeriggio: sul Nordest, previste forti tempeste

La burrasca di fine estate è in viaggio. Il satellite in tempo reale mostra come l’aria fresca dal Nord-Atlantico sia già in movimento in direzione del Mediterraneo e dell’Italia.
La linea blu è la linea di demarcazione tra le due masse d’aria, quella più fresca a nord e quella decisamente più calda dell’Anticiclone subtropicale a sud che al momento si stanno “scontrando” nel nord della Francia dove è attiva un’intensa attività temporalesca.

Entro 48 ore le masse d’aria più fresche raggiungeranno il nord della Spagna, il Sud della Francia e si addosseranno sulle zone Alpine.
Tra domenica e lunedì si porteranno sul Mar Tirreno creando una profonda bassa pressione che per i primi 3 giorni della prossima settimana porterà tanto maltempo ed un brusco calo delle temperature sull’Italia.
Ma già nel corso del pomeriggio di sabato, ci sarà uno sviluppo di nubi cumuliformi sulle zone montane e verso sera anche su Pedemontana e pianura occidentale del Veneto.
Rovesci e temporali sulle zone montane, nel pomeriggio; dalla sera la probabilità tenderà ad aumentare sia sulle zone montane sia su Pedemontana e pianura occidentale. Non si escludono fenomeni localmente intensi.

Per quest’oggi, lo European Storm Forecast Experiment, noto come ESTOFEX, è un’iniziativa di un team di meteorologi europei e studenti di meteorologia fondata nel 2002. Serve come piattaforma per lo scambio di conoscenze sulla previsione di forti tempeste convettive in Europa, pone un triplo livello 3 per sabato! Sono previste forti tempeste in un’ampia fascia dalla Spagna orientale attraverso l’Italia settentrionale, la Germania meridionale, la Repubblica Ceca fino alla Polonia. Le aree di livello 3 evidenziano le regioni con la più alta minaccia di tempeste estremamente violente.


Qui sopra, il forte crollo delle temperature. L’immagine si riferisce alla mattinata di lunedì 28 agosto, in particolare a NordEst è previsto un calo delle temperature in pianura tra i 12 e 16 gradi. Più marcato il calo in montagna dove i termometri scenderanno perfino di 20 gradi e le cime più alte delle Dolomiti, torneranno ad imbiancarsi.