Tragedia di Mestre: 21 vittime e 15 feriti (4 in terapia intensiva)/video rimozione bus
E’ stato rimosso all’alba il pullman elettrico precipitato ieri sera dal cavalcavia Vempa di Mestre, causando la morte di 21 persone.
La carcassa è stata caricata su un rimorchio e portata nella zona dell’ex mercato ortofrutticolo di via Torino, lontano da occhi indiscreti.
Finora solo sette di loro sono state identificate: oltre all’autista, il trevigiano 40enne Alberto Rizzotto, tutti gli altri sono stranieri che alloggiavano al camping di Marghera. Si tratta di 4-5 ucraini e un tedesco.
I feriti identificati fono ad ora sono 11: quattro ucraini (due donne, un uomo e una minore), un tedesco, una francese, un croato, una coppia spagnola e due minori (maschio e femmina) di origine austriaca.
Tra le vittime un neonato, una bambina e due ragazzi.
Non ci sono stati nuovi decessi nella notte tra i 15 feriti portati negli ospedali di Mestre, Treviso, Dolo, Mirano e Padova. Quattro di essi, in terapia intensiva, non sono ancora stati identificati.
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in segno di lutto, ha fatto porre le bandiere delle sedi regionali a mezz’asta.
Colpo di sonno, malore o guasto tecnico le piste battute dalla procura della Repubblica di Venezia che ha aperto un fascicolo d’inchiesta sul terribile incidente. Nelle prossime ore verranno analizzate le immagini delle telecamere di sicurezza puntate sul cavalcavia, per capire meglio la dinamica dello schianto.
La Regione Veneto ha allestito all’Ospedale dell’Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata per i parenti delle vittime della tragedia del bus di Mestre.
Nell’androne del nosocomio è attivo il punto di prima accoglienza che indica alle persone dove rivolgersi.
In queste ultime ore sono già molte quelle arrivate all’ospedale.
Per loro è stato attivato anche un servizio di interpretariato in lingua tedesca, ucraina,
spagnola e francese.
I parenti sono assistiti da un Team di specialisti composto da sette psicologi e tre psichiatri.