Veneto

Tutte identificate le vittime del pullman precipitato dal cavalcavia di Mestre

La Prefettura di Venezia ha reso noto che sono state tutte identificate le 21 persone decedute nel bus precipitato dal cavalcavia di Mestre e poi incendiatosi. Sono nove ucraini, quattro rumeni, tre tedeschi, un croato, due portoghesi, un sudafricano e l’autista italiano.

C’è stato un duro lavoro da parte di medici e investigatori che in 24 ore sono riusciti a dare un nome a tutte le 21 vittime del disastro di Mestre.

Le vittime sono tutte di nazionalità straniera ad eccezione del 40enne Alberto Rizzotto, l’autista trevigiano di Tezze di Piave.

La più piccola delle salme è quella di un bambino di circa un anno e mezzo. Un’altra è quella di una ragazzina di 11 o 12 anni, e poi ci sono i corpi di due giovani donne di 28 anni e di una 30enne.

Tra i feriti ci sono invece due fratellini di 13 e 3 anni: sono tra i ricoverati all’ospedale di Treviso. La loro giovane mamma, una austriaca, sarebbe invece tra i deceduti.

Erano tutti turisti che rientravano al camping Hu di Marghera dove avevano trovato alloggio.

Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, ha spiegato che nelle prossime ore verrà deciso se sottoporre i corpi ad eventuali autopsie.
A parte quella sull’autista, le altre non sembrano necessarie visti i traumi da schiacciamento.

Cavalcavia Mestre/Guardrail divelto

Lo sforzo degli inquirenti è rivolta a dare un perché di quanto accaduto.
L’indagine su cui sta lavorando la Procura è: omicidio plurimo stradale contro ignoti.
Sul luogo del sinistro, l’autobus non ha lasciato segni di frenata, né è entrato in collisione con altri veicoli. Ipotizzato un malore dell’autista o una manovra azzardata ma una risposta potrà venire solo dall’analisi della scatola nera dell’autobus elettrico che rimane sotto sequestro in un’area dell’ex mercato ortofrutticolo, come sotto sequestro anche il guardrail divelto sul cavalcavia della Vempa.

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