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Ancora nubi basse, rialzo delle temperature e PM10 in pianura. Da tre giorni, ad oltre 2 metri sulle Dolomiti, la temperatura non scende sotto lo Zero

Anno nuovo e condizioni meteo inalterate sul Nord-Est dove la presenza invadente dell’anticiclone subtropicale tiene distanti le perturbazioni che transitano a nord dell’arco Alpino.
Continua dunque la presenza di nubi basse in pianura e cielo velato anche in montagna. Emblematica la foto che accompagna l’articolo, la pianura trevigiana coperta da una coltre di nubi, vista dal Rifugio Cima Grappa.
Temperature elevate, con valori termici da record in particolare in quota.

Il freddo è ancora ben distante da farsi sentire, difficilmente per i prossimi 14 giorni le temperature in pianura Padana possano finire sottozero, esclusiva solo di qualche fondovalle dolomitico.
Per effetto dell’inversione termica, a quota 2.375 metri (nei pressi del rifugio Auronzo), la centralina Arpav posizionata sotto le Tre Cime di Lavaredo, rileva come la temperatura da tre giorni non scende sottozero in alcun istante del giorno o della notte.

centralina Arpav – mt. 2375 zona Tre Cime di Lavaredo

Nel periodo con le giornate più corte dell’anno, rappresenta senza dubbio un elemento di assoluta rilevanza.

Fino a giovedì non ci saranno novità significative se non un ulteriore rialzo delle temperature sulle nostre regioni di NordEst, interessate da una circolazione di venti sud-occidentali ancora accompagnate da parecchia nuvolosità.
Sulla pianura veneta da segnalare la ripresa delle condizioni di stagnazione.
In particolare, nella giornata di ieri si segnala il superamento del valore limite giornaliero del PM10 in tutte le centraline, ad eccezione delle stazioni della Valbelluna e della montagna.
Per i prossimi giorni le previsioni indicano ancora condizioni atmosferiche favorevoli all’accumulo delle polveri.

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