Venezia

Droga nel veneziano/Il sindacato della Polizia Locale replica a Brugnaro

Il Sulpl, il sindacato unitario dei lavoratori della Polizia Locale, non ci sta.

E’ dura la replica a quanto dichiarato da Luigi Brugnaro ad una nota testata giornalistica, in merito alla piaga dello spaccio in città e nella terraferma. 

Qui di seguito, la nota integrale diffusa stamani dal sindacato.

Venezia è il capoluogo veneto dello spaccio, Mestre è la capitale d’Italia per morti da overdose. La responsabilità? Di tutti, tranne che del Sindaco.

Questo è quello che dichiara Brugnaro al Corriere del Veneto, in un articolo di stampa del 22 giugno scorso, con il quale scarica le responsabilità dei problemi legati allo spaccio nella sua città, praticamente a chiunque: ai proprietari dei terreni abbandonati che devono vigilare sulle loro proprietà, al Ministero della Difesa che ha abbandonato il programma “Strade Sicure” ed, in fine, ad i neo-assunti Ufficiali della Polizia Locale.

«La città vi ha dato fiducia, voi siete tenuti a rispondere».

No, caro Sindaco, la Città non ha “dato fiducia” ai nuovi Ufficiali Polizia Locale, che si sono guadagnati l’incarico dimostrando le proprie capacità, superando prima un concorso e poi un corso di addestramento, la Città ha dato fiducia a lei quando è stato eletto!

Le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Locale di Venezia stanno facendo un ottimo lavoro, sotto ogni punto di vista. La loro preparazione e la loro professionalità sono motivo di vanto per tutta la Polizia Locale del Veneto e d’Italia.

Se è vero che i problemi legati alla droga ed allo spaccio, devono essere affrontati su tutti i livelli e con la collaborazione di tutte le istituzioni, questi non possono certo essere imputati ad un’insufficiente specializzazione della Polizia Locale.

Il Sindaco farebbe bene a fare un po’ di autocritica ed a chiedersi cosa può fare lui come Amministratore, per i cittadini che lo hanno eletto, per garantire alla Polizia Locale una maggiore tutela affinché possano continuare a svolgere al meglio il proprio lavoro e se, alla luce di quanto emerso in questi giorni e da lui stesso riportato nelle dichiarazioni in esame, ritiene che l’aver assistenza sociale sia stata la scelta giusta!

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