Stadi del ghiaccio in Veneto: stanziati 18 milioni per potenziarli

L’accordo prevede che la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio conduca una ricognizione delle strutture esistenti per individuare le priorità d’intervento.
Il Dipartimento per lo Sport e la Regione lavoreranno per reperire le risorse necessarie, mentre i Comuni interessati contribuiranno con le proprie risorse fino a un massimo del 50 per cento del valore degli interventi.
Manca meno di un anno ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 e l’intero territorio è pronto a cogliere questa straordinaria opportunità. Per garantire infrastrutture moderne e all’altezza di eventi di caratura internazionale, grazie all’Accordo Quadro triennale, finalizzato alla riqualificazione degli impianti sportivi su ghiaccio nel territorio regionale.
Il Veneto vanta una lunga tradizione negli sport del ghiaccio, con strutture che hanno ospitato competizioni e generazioni di campioni. “Molti dei nostri impianti hanno una storia importante e oggi necessitano di un ammodernamento – dichiara Zaia –. Grazie a questo accordo, possiamo avviare un percorso per riqualificare le strutture esistenti e, dove necessario, realizzarne di nuove, garantendo che rispondano ai più moderni standard di efficienza”.
Per la realizzazione di questo intervento è stato previsto un contributo straordinario da parte dalla Giunta regionale di 6 milioni di euro per ciascuna annualità 2025, 2026, 2027.
Attualmente, in Veneto sono presenti 11 impianti di ghiaccio: Alleghe, Asiago, Auronzo, Bosco Chiesanuova, Cortina, Feltre, Padova, Pieve di Cadore, Roana, Zoldo e il nuovo palaghiaccio di San Vendemiano. Il territorio ospita 23 società affiliate alla FISG, di cui 9 attive da oltre 40 anni. Gli atleti veneti tesserati nelle discipline del ghiaccio sono circa 2.000, con un’ampia diffusione di hockey, pattinaggio di figura, curling, short track e speed skating.