Treviso

Sul bus senza biglietto dà in escandescenza: condannato 34enne nigeriano

A tre anni dall’accaduto, si è concluso a Treviso il procedimento penale che ha visto imputato un 34enne di nazionalità nigeriana, responsabile di resistenza a pubblico ufficiale.

Il fatto accadde nell’aprile 2020 ed è avvenuto all’autostazione di Treviso, durante un normale controllo dei biglietti ai passeggeri della linea Vittorio V.-Conegliano-Treviso.
Nel corso degli accertamenti, uno dei controllori MOM ha individuato un passeggero senza titolo di viaggio. Come da prassi, al fine di redigere il verbale di sanzione, l’accertatore ha richiesto l’esibizione di un documento d’identità.
A quel punto l’uomo ha esibito un permesso di soggiorno; tuttavia, all’apertura del portafogli, il controllore ha visto che vi era custodita anche la Carta d’Identità e ne ha richiesto l’esibizione.

L’uomo in quel momento è andato in escandescenza e ha iniziato a minacciare l’agente.
Grazie al successivo intervento della Polizia di Stato, Questura di Treviso, arrivata tempestivamente sul posto, è stato possibile procedere all’identificazione del soggetto e alla successiva denuncia.

Oggi, il giudice ha condannato il 34enne a rifondere un dipendente della MOM con € 2.000 e al pagamento di ulteriori € 3.700 per spese legali riconoscendo nell’imputato la volontà di ostacolare il compimento di un atto d’ufficio da parte del controllore che, nell’esercizio delle sue funzioni, è un pubblico ufficiale.

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