Treviso

Cisterne del vino ancora fatali: morto 1 operaio e un altro gravissimo alla cantina Cà di Rajo di Rai di San Polo di Piave

La vendemmia nella Marca registra un gravissimo capitolo di morte bianca.
Due addetti intenti alla pulizia di una cisterna presente all’interno dell’azienda vinicola Cà di Rajo, sono stati investiti dal monossido liberato durante la fermentazione del vino.

Sono scattati subito i soccorsi e sul posto, intorno alle 14:00, sono giunti i vigili del fuoco di Motta di Livenza e Conegliano.

Le squadre dei pompieri hanno recuperato i due dipendenti della cantina, purtroppo nonostante i tentativi di rianimazione, il medico del 118 ha dichiarato il decesso del 46enne Marco Bettolini, enologo di Bassano del Grappa.
Mentre il secondo operaio, il 31enne Alberto Pin di Cordignano, dopo essere stato stabilizzato, è stato trasportato in gravissime condizione in ospedale a Treviso.

Sul posto anche i carabinieri e gli ispettori dello Spisal.

“Una tragedia immane, un incredibile accanimento del destino. Mentre davamo l’addio
a Giorgio Cecchetto, nell’azienda di un suo congiunto si è consumato un nuovo
dramma. Sono addolorato e vicino alle famiglie dell’operaio deceduto e di quello che
speriamo tutti possa riprendersi dopo il ricovero in ospedale. E’ una giornata
dolorosissima, che ricorderemo a lungo”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, subito dopo aver appreso
dell’incidente accaduto nella cantina Cà di Rajo di San Polo di Piave”.

“Non basta neppure l’appello del Presidente della Repubblica a spingere a fare di più per la sicurezza, per fermare questa strage quotidiana di morti sul lavoro. Troppa superficialità e poca formazione rimangono ancora concause che spengono vite umane di padri di famiglia e di giovani che trovano la morte sul posto di lavoro”.
Queste le parole di Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, alla notizia dell’ennesimo tragico infortunio sul lavoro accaduto nel pomeriggio nella cantina Ca’ di Rajo a San Polo di Piave.

“Non solo – aggiunge Andrea Meneghel, segretario generale della Fai Cisl Belluno Treviso, la Federazione dell’agricoltura -: bisognerà appurare anche se siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza e se i lavoratori coinvolti nell’incidente avessero fatto la necessaria e obbligatoria formazione prima di iniziare a lavorare”.
“Quello del vitivinicolo – prosegue Meneghel – è un settore molto parcellizzato, difficilmente raggiungibile a livello sindacale e spesso con scarsa sensibilità riguardo alla formazione sulla sicurezza”.

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