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Confartigianato: nella Marca boom di reati informatici

In crescita i delitti che interessano l’attività d’impresa denunciati dalle Forze di polizia all’Autorità giudiziaria. Nella Marca Trevigiana, nel 2023 ne sono stati denunciati 8.015 in crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente, un dato comunque migliore rispetto alla media veneta, salita del 4,5%.

«Purtroppo l’azione delle criminalità contro le imprese è un pericolo generale», spiega Armando Sartori, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. «A livello nazionale i delitti denunciati nel 2023 sono cresciuti del 5,6%. Si tratta della terza crescita consecutiva, seppure in decelerazione dopo il +5,9% del 2022 e il 12,5% del 2021. A Treviso sono cresciuti meno, ma inquieta la tendenza costante alla crescita. In provincia, i reati denunciati nel 2023 sono stati del 16,9% superiori a quelli del 2019».

«La preoccupazione principale viene dalla cybercriminalità», analizza il presidente Armando Sartori. «Nella Marca Trevigiana nel 2023 ci sono state 4.154 denunce di reati informatici, pari al 51,8 del totale. Questo evidenzia la diffusione della digitalizzazione nelle nostre imprese, ma anche la necessità della prevenzione. Per questo Confartigianato ha promosso la nascita della categoria ICT che ha curato incontri di informazione e formazione agli imprenditori, ma anche agli studenti».

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