Venezia

Consorzio di Bonifica Veneto Orientale incontra la consulta dei sindaci per discutere del tema siccità

Presso la sede di Portogruaro del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, si è riunita oggi la Consulta dei Sindaci, organo che riunisce i rappresentanti dei 30 comuni facenti parte del territorio gestito dal Consorzio, esteso per 1140 km2 a ridosso della fascia costiera compresa fra la Laguna di Venezia ed il fiume Tagliamento.

L’incontro è stato convocato per rendere partecipi le Amministrazioni locali della situazione di forte criticità ambientale legata alla siccità che sta caratterizzando la nuova stagione con tratti che si prefigurano ancora più critici di quelli già eccezionali che hanno contraddistinto il 2022.
L’esiguo apporto di precipitazioni nei mesi invernali e di inizio primavera, i livelli ai minimi storici nei fiumi e nei corsi d’acqua, a cui si aggiunge la precoce risalita del cuneo salino, costituiscono le premesse per un periodo primaverile ed estivo notevolmente problematico.

Ad essere minacciate sono le coltivazioni. Ma la minaccia graverà anche sull’utilizzo delle acque superficiali a beneficio delle comunità residenti e delle notevoli presenze turistiche che nel periodo estivo sostengono la principale economia di questo territorio.

Consorzio, Amministrazioni comunali ed Enti gestori del servizio idrico, hanno convenuto sulla opportunità di richiamare le istituzioni regionali e governative a sostenere i programmi di investimento sulle infrastrutture orientate all’efficientamento ed al risparmio idrico, e sulla condivisione delle misure di emergenza che si renderanno necessarie qualora l’andamento meteorologico non dovesse segnare una significativa inversione.

E’ stata inoltre evidenziata la particolare condizione in cui si trova il territorio del Veneto Orientale nell’ambito dei bacini idrografici dei principali fiumi: Piave, Livenza e Tagliamento.
La collocazione nella porzione a valle dei predetti bacini, pone il Veneto Orientale in una posizione che richiede un forte sostegno per il rispetto del principio della equa ripartizione delle risorse.

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