GdF Treviso: giro di vite sui laboratori cinesi “apri e chiudi”. Chiuse 4 attività, evase imposte per oltre un milione

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, con il supporto di Vigili del Fuoco, S.P.I.S.A.L., Ispettorato del Lavoro e Arpav hanno eseguito quattro controlli in altrettante aziende tessili con sede, rispettivamente, a Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Nervesa della Battaglia e Trevignano.
Riscontrate numerose violazioni in fatto di prevenzione incendi: mancanza indicazioni vie di fuga, luci di sicurezza, estintori e cartellonistica, oltre all’impraticabilità delle vie di fuga e alla mancata formazione del personale.
A queste si sono aggiunte svariate violazioni alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, tra cui l’omessa adozione dei provvedimenti necessari per il primo soccorso e l’assistenza medica di emergenza, le scarse condizioni igieniche, l’assenza di aperture naturali verso l’esterno e di illuminazione naturale, atteso che, in due delle quattro aziende ispezionate, le finestre erano oscurate, per nascondere come i laboratori operassero anche in ore notturne.
Alla luce della gravità delle violazioni, è stato disposto la sospensione dell’attività dei quattro laboratori, due dei quali sono stati anche sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza.
Gli amministratori delle quattro ditte, che operavano sulla base di commesse ricevute da imprese locali, sono stati denunciati.
L’approfondimento della posizione dei laboratori ha poi permesso di accertare pendenze tributarie per un milione di euro da parte delle 14 ditte, tutte amministrate da cinesi, che dal 2011, hanno gestito i quattro laboratori: si tratte di vere e proprie imprese “Apri e chiudi” che, dopo essere divenute insolventi con l’Amministrazione Finanziaria, hanno trasferito personale e macchinari continuando ad operare nello stesso luogo, cambiando solo nome e partita IVA.