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Maggio si è chiuso con +50% di precipitazioni in Veneto. Ultimi 8 mesi ancora con segno negativo e con scarsa neve in quota. Parentesi siccità, non ancora chiusa

L’Arpav ha pubblicato l’ultimp rapposto sulla risorsa idrica di maggio dove si evince come nel mese appena trascorso sono caduti mediamente in Veneto 174 millimetri di precipitazione; la media del periodo 1994-2022 è di 115 mm.
Gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono superiori alla media +52% e sono stimabili in circa 3209 milioni di metri cubi di acqua.

Nei principali serbatoi del Piave i volumi nel mese di maggio, pur in flessione nella parte centrale del mese, sono complessivamente in incremento; nel serbatoio del Corlo (Brenta) il volume invasato, in netto aumento nella prima metà del mese seguito da un andamento altalenante.

(assenza di pioggia a febbraio e eccesso di pioggia a maggio. Tra Trentino e Veneto, l’area con precipitazioni scarse)

Da tenere presente che negli otto mesi, tra Ottobre e Maggio, sono caduti sul Veneto mediamente 589 mm di precipitazioni; la media del periodo 1994-2022 è di 721 mm.
Gli apporti del periodo sono inferiori alla media (-18%) e sono stimati in circa 10844 milioni di m3 di acqua.

La stima della residua risorsa idrica nivale è molto aleatoria a fine mese, con la poca neve al suolo presente solo in quota, stimabile nel bacino del Piave in 60 Mm3, nel bacino del Cordevole inferiore a 30 Mm3 e nel bacino del Brenta in 35 Mm3.

Per quanto riguarda le falde: le ripetute precipitazioni della seconda metà di aprile e di tutto maggio hanno attivato dinamiche di ricarica ovunque tranne che nell’alta pianura veronese.
La quantificazione della ricarica varia a seconda delle zone e della vicinanza o meno agli assi di alimentazione, ma nel complesso in alta pianura, se si eccettua la situazione nel veronese, è un po’ meglio dell’anno scorso.

Le portate dei maggiori fiumi veneti, in calo nell’ultima decade del corrente mese dopo le morbide registrate ad inizio mese, sono tornate un’altra volta inferiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua.
Rispetto alla media storica mensile i deflussi sono risultati inferiori: -14% sull’Adige a Boara Pisani, -29% sul Brenta a Barziza, -32% sul Po a Pontelagoscuro e -47% sul Bacchiglione a Montegalda.

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