Treviso

Sequestrati beni per oltre 3,4 milioni ad una 51enne “maitresse” romena, residente nella Marca

Era riuscita a mettere in “lavatrice” cifre importanti investendoli nel mattone per poi rivendere i beni anche a prezzi inferiori. I i finanzieri del Comando Provinciale di Belluno, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, hanno eseguito nei giorni scorsi, in provincia di Treviso, Venezia e Padova, diverse perquisizioni nei confronti di R.M.F. 51enne romena, evasore totale, dedita all’attività della prostituzione, sconosciuta al fisco, e dei suoi più stretti famigliari a cui ha intestato alcuni beni.
I reati a lei addebitati sono di evasione fiscale, riciclaggio ed auto-riciclaggio.
Contestualmente, è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni ed altre utilità per un importo complessivo di oltre € 3,4 milioni di euro.

Ad attirare l’attenzione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno sono stati i numerosi acquisti immobiliari a Cortina d’Ampezzo, effettuati dall’anno 2016 all’anno 2023 anche di rilevante valore economico, da parte della 51enne cittadina rumena residente nella provincia di Treviso che risultata nullatenente.

Le indagini si sono sviluppate andando a spulciare i conto correnti e effettuando intercettazioni telefoniche che hanno permesso di accertare come la 51enne fosse abitualmente dedita all’attività di meretricio, lautamente pagata dai propri avventori ed ulteriormente agevolata dal consapevole contributo di N.C.M.C., 51enne milanese, A.L. 61enne milanese, e B.M., 49enne trevigiano.

Dalla verifica dei conti correnti, sono emerse somme rilevanti che la 51enne R.M.F., ha utilizzato per fare acquisti speculativi di immobili, compravendite di terreni e fabbricati, il tutto agevolato dal contributo dei suoi più stretti famigliari, B.A., 61enne trevigiano, R.S., 27enne veneziana, e R.S.C., 39enne rumeno residente nella provincia trevigiana, i quali si sono fatti intestare diversi conti corrente e diversi immobili.

Le Fiamme Gialle bellunesi hanno ricostruito un giro d’affari realizzato dalla cittadina rumena per oltre 3,8 milioni di euro, realizzato dall’anno 2016 all’anno 2023, i cui proventi illeciti sono stati utilizzati per l’acquisto di 19 beni immobili, siti nelle province di Treviso, Padova, Cortina d’Ampezzo e Venezia, la maggior parte dei quali sono stati sistematicamente venduti anche in perdita, ad ulteriore prova delle operazioni di ripulitura del denaro “sporco” acquisito.

I finanzieri hanno eseguito 4 perquisizioni sottoponendo a sequestro preventivo n. 2 fabbricati, n. 1 terreno, n. 4 autovetture e rilevanti disponibilità finanziarie giacenti presso n. 5 istituti bancari, nonché procedendo anche al sequestro di n. 9 “device” per la successiva disamina e di ingente documentazione amministrativa.

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