Sghiaiamento fiume Meduna: progetti in dirittura d’arrivo

L’iter dei due progetti che consentiranno di procedere all’estrazione dall’alveo del fiume di 900 mila metri cubi di ghiaia in comune di Cordenons, e di mettere il territorio al riparo dal rischio di esondazioni, è in dirittura d’arrivo.
Per entrambi i progetti, i lavori potrebbero partire tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2026.
La consigliera regionale, Lucia Buna, interviene sul tema della sicurezza idrica del fiume Meduna, portando notizie rassicuranti.
L’esponente della Lega in Consiglio regionale, che nel 2022 da assessore del Comune di Cordenons aveva visto partire l’iter in Regione a fronte di un finanziamento stanziato di 1,8 milioni di euro, fa il punto innanzitutto sul progetto relativo ai lavori al canale Amman e alla sistemazione dell’alveo del fiume Meduna a protezione della zona delle coltivazioni di asparagi.
«Nonostante i fondi per questo intervento siano già stati destinati da alcuni anni – commenta – i tempi per la sua realizzazione si sono dilungati a fronte di alcune criticità legate alle autorizzazioni che, in casi come questi, rispondono a norme estremamente stringenti a tutela dei corsi d’acqua e del loro habitat»
Precisa la consigliera regionale: «Questo percorso burocratico risponde a normative europee e statali e richiede tempo. Inoltre, abbiamo visto come le ultime pulizie effettuate negli alvei di fiumi udinesi abbiano scaturito l’insorgere delle Associazioni animaliste, quindi ancor di più questo tipo di interventi è seguito con attenzione dai banchi della maggioranza in Consiglio regionale.
Gli obiettivi per lo sghiaiamento di questo tratto del Meduna sono di andare in approvazione del progetto a fine giugno, per poi procedere alla gara per l’affidamento dei lavori e affidarli entro la fine dell’anno».
La durata dell’intervento è prevista di cinque mesi.
Contestualmente, è a buon punto anche il percorso del secondo progetto che, in questo caso, interessa la pulizia dell’alveo del fiume sino al ponte nella statale 13. Qui il finanziamento già stanziato ammonta a 3,2 milioni di euro (2,5 del Commissario e 700 mila della Regione) con consegna dei lavori prevista in autunno. Sei i mesi di lavoro».
Con l’attività di sistemazione e pulizia lungo il Meduna si darà risposta soprattutto alle attività agricole della zona, che negli anni hanno visto eroso dall’acqua il loro patrimonio. Questo tipo di intervento non può, tuttavia, rispondere in generale al problema delle esondazioni. Quest’ultimo sarà risolto attraverso opere maggiormente impattanti, come i lavori per il collaudo delle paratoie nella diga di Ravedis che permetteranno di utilizzare l’invaso al 100% riducendo i rischi e lo sghiaiamento nel lago di Barcis.