Treviso

Trapianto midollo osseo su bimbo francese affetto da leucemia grazie alle cellule staminali inviate dal Ca’ Foncello

Un bimbo francese, malato di leucemia, è stato sottoposto a trapianto di midollo osseo grazie a una “sacca” di cellule staminali inviata dalla Banca del Sangue Cordonale di Treviso.
L’invio è stato fatto su incarico del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).

“L’unità cordonale – spiega la dr.ssa Arianna Veronesi, primario della Medicina Trasfusionale, cui la Banca fa capo – risultava isto-compatibile per un bambino affetto da patologia emato oncologica.
Il trasporto fino in Francia è stato fatto utilizzando un dry-shipper, contenitore che garantisce una temperatura di -199°, costantemente controllata da un coperchio, dotato di registratore di temperatura.
Il trapianto è stato effettuato dopo che il bimbo era stato sottoposto a chemioterapia”.

Quella del Ca’ Foncello è una delle poche banche italiane ad aver ottenuto il riconoscimento di qualità internazionale NetCord-FACT, all’interno del network delle banche afferenti al Centro Nazionale Trapianti.

“Il sangue da cordone ombelicale – illustra Veronesi – contiene le CSE che possono essere raccolte, crioconservate nelle banche pubbliche e successivamente messe a disposizione dei Centri trapianto nazionali e internazionali”.
I principali vantaggi che questo tipo di trapianto offre sono sostanzialmente:

  • L’immediata disponibilità.
  • L’assenza del rischio di infezioni.
  • La possibilità di effettuare il trapianto da sangue cordonale anche quando il donatore e il ricevente non sono perfettamente
    compatibili, grazie ad una maggiore immaturità delle cellule.

Per donare il sangue del cordone ombelicale è necessario essere in buone condizioni di salute e non avere comportamenti a rischio di malattie infettive.
Altri criteri di esclusione alla donazione vengono valutati da personale ostetrico e medico durante la gestazione e al momento del parto.
Il sangue cordonale viene raccolto un minuto dopo il parto e la donazione non comporta alcun rischio né per il neonato né per la mamma.

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