Viabilità: confronto con territorio su Sequals-Gemona
L’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante era presente alla riunione che si è svolta nella sede municipale di Gemona con i sindaci e i rappresentanti delle categorie produttive interessati dalla viabilità Sequals-Gemona (oltre al sindaco di Gemona, anche i primi cittadini di Artegna, Buja, Bordano, Majano, Montenars, Osoppo, Trasaghis, Venzone e i presidenti della Comunità di montagna del Gemonese e Collinare).
“Proseguiamo nell’ascolto del territorio per accogliere le istanze delle comunità locali e delle categorie economiche rispetto allo sviluppo del tracciato della Cimpello-Sequals-Gemona. Rispetto alle riflessioni emerse la scorsa primavera sulle tre ipotesi di tracciato, oggi si aggiunge l’impegno della Regione di proseguire lo studio di fattibilità per analizzare un’ulteriore ipotesi collocata più a Nord, verso San Daniele del Friuli, Majano, Osoppo. A tal fine nella legge di assestamento estiva sono stati stanziati 10 milioni di euro che serviranno anche ad acquisire alcuni dati tecnici ancora carenti”.
“Con il secondo studio vogliamo approfondire alcuni dati che necessitano di un aggiornamento, in particolare i numeri della domanda trasportistica e i flussi, anche alla luce dei volumi della nuova Pedemontana veneta che oggi è in piena funzione.
Stiamo infatti registrando un aumento di mezzi sulla A4 e sulla rete autostradale di primo livello, a cui si aggiunge una ormai nota saturazione del traffico lungo la Pontebbana” ha spiegato Amirante.
L’ulteriore ipotesi al vaglio della Regione include un raccordo con la bretella di Barbeano e il bypass di Dignano già esistente e, successivamente, a partire dalla rotonda lungo la 464, un tracciato di collegamento diretto con Osoppo e Gemona.
“L’obiettivo – ha ribadito Amirante – è quello di giungere alla massima condivisione del tracciato stradale e della sua tipologia, posto che stiamo ancora valutando anche l’ipotesi di un percorso autostradale o tangenziale. Oltre a ciò, obiettivo primario è collegare il maggior numero di zone industriali“.