Friuli Venezia Giulia

Concluse all’alba operazioni recupero escursionista disperso sul Gran Monte ritrovato ferito ma vivo

Si sono concluse alle prime luci dell’alba le operazioni di ricerca e soccorso del 40enne escursionista, disperso ieri pomeriggio sul Gran Monte, nelle Prealpi Giulie.
L’uomo, non era rientrato a casa, da un’escursione ad anello con partenza da Passo Tanamea. E’ stata la fidanzata a far scattare l’allarme intorno alle 18:30.

Le operazioni si sono protratte per circa 11 ore, coinvolgendo numerose squadre di soccorso. Attivati dalla SORES su chiamata al NUE112, sono entrati in azione i tecnici del Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia (una quindicina di persone), una unità cinofila, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri.
L’elicottero dell’elisoccorso regionale è stato immediatamente allertato per un sorvolo dell’area. L’auto del disperso è stata individuata intorno alle 19 a Passo Tanamea, permettendo di concentrare le ricerche sui versanti settentrionali della montagna.
Grazie alle informazioni fornite dalla fidanzata e alla localizzazione dell’ultimo segnale telefonico, i soccorritori hanno potuto restringere il campo d’azione.

L’escursionista aveva previsto di salire al Ricovero Montemaggiore lungo il sentiero 711a e di scendere per il sentiero 712. Seguendo questa traccia, le squadre hanno battuto la cresta e, intorno alle 23, una squadra del Soccorso Alpino ha individuato a quota 1300 metri una traccia di scivolata che conduceva in un canalone, dove sono stati ritrovati gli effetti personali del disperso.

A causa della presenza di salti di roccia, è stato richiesto l’intervento di un elicottero militare decollato da Cervia e atterrato a Pradielis per imbarcare tecnici del Soccorso Alpino. Alla mezzanotte i soccorritori sono stati calati con il verricello fino al punto in cui il disperso si era arrestato dopo la caduta.
L’uomo, ferito ma cosciente, è stato stabilizzato dal medico, imbarellato e trasportato a Campoformido, dove è stato affidato all’ambulanza.

Nel frattempo, considerate le temperature proibitive (-10°C) e la tempistica di rientro per le squadre di terra, l’elicottero dell’Aeronautica Militare ha effettuato un’ulteriore rotazione per prelevare i soccorritori rimasti sul posto.
L’elicottero dell’Esercito, durante la notte, ha potuto contare anche sul fondamentale supporto logistico del 2° Stormo di Rivolto dell’Aeronautica Militare, per le operazioni di rifornimento carburante.
L’intera operazione ha messo in evidenza la fondamentale collaborazione tra il Soccorso Alpino e l’Aeronautica Militare, frutto di un accordo per operazioni di ricerca e soccorso in ambienti impervi. L’elicottero HH-139B ha fatto rientro alla base di Cervia.

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