È stata recuperata la lupa che si aggirava lungo il Piave, la cui presenta è stata segnalata 100 volte in tre mesi, a renderlo noto un comunicato dell’Ente Provincia di Treviso.
Nel corso della notte ha avuto felice esito, l’intervento coordinato dalla Regione del Veneto e composto dalla squadra di cattura dell’Università di Sassari, con il supporto della Polizia provinciale di Treviso e Belluno e il servizio veterinario dell’Ulss2 Marca Trevigiana.
La lupa è stata individuata e recuperata nel Comune di Cimadolmo grazie anche alla rete di comunicazioni avviata dal Comune di Ponte di Piave in questi giorni. L’intervento è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione della Parrocchia di Ormelle che ha messo a disposizione gli spazi necessari alla base logistica, di coordinamento delle attività e tecnico-operativa.
L’animale è stata addormentato e subito dopo l’esemplare femmina di un anno e mezzo, è stata sottoposta a esami medici e radiografia dal veterinario responsabile del Centro di Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Treviso: l’animale è in salute ed è in un luogo sicuro per i necessari accertamenti sanitari.
“Una grande rete di forze e comunicazioni sul campo tra Regione, Province, Prefettura e Comuni che ha permesso di individuare la lupa e metterla in salvo, a tutela della cittadinanza e dell’animale stesso – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – grazie al coordinamento della Regione e alla squadra di cattura, che ha unito esperienze e competenze, ai sindaci dei Comuni in cui la lupa è stata avvistata e con lo straordinario interessamento della collega sindaca di Ponte di Piave, Paola Roma, finalmente l’animale è in sicurezza. Il nostro CRAS, con il veterinario Martini, e i nostri agenti di Polizia Provinciale hanno seguito passo passo le attività di segnalazione e monitoraggio e realizzato le prime cure. Ora la lupa andrà in un luogo sicuro. Ringrazio anche i cittadini che hanno collaborato segnalando gli avvistamenti: un vero lavoro di squadra tra Istituzioni e comunità”.