La vasta perturbazione, nata dal contatto tra masse d’aria subtropicale e correnti atlantiche, è transitata tra domenica pomeriggio e la mattinata di lunedì sul Veneto e Fvg e sta ormai lasciando il territorio italiano.
Sul NordEst l’ondata di maltempo ha prima interessato con precipitazioni consistenti la parte occidentale del Veneto, con picchi di 50/70mm in particolare sulla pedemontana vicentina e colli padovani, nel pomeriggio di domenica.
Dalla mezzanotte in poi, ad essere maggiormente interessate sono state le aree orientali del Veneto, costa veneziana.
In Fvg complessivamente, sono stati misurati valori tra 60 e 100 mm su tutta la regione con il massimo di 147 mm a Fossalon di Grado e sul Canin.
In alcune località, sulla fascia prealpina e pedemontana e sul Carso, sono stati registrati fino a 60-70 mm in tre ore. Le raffiche di vento hanno toccato gli 80 km/h in quota con direzione prevalente da sud-est, mentre sulla costa si sono registrate raffiche fino a quasi 90 km/h da nord al passaggio del fronte in mattinata.
I prossimi giorni promettono una certa instabilità con temperature fresche per la stagione, in attesa della “tempesta” di fine estate in spostamento da ovest verso est, tra giovedì e venerdì quando è previsto il ritorno della neve a quote anche inferiori ai 2 mila metri sulle Dolomiti.
L’estate dei 35/40 °C è definitivamente tramontata, dopodichè sarà un settembre all’insegna di temperature in media o inferiori rispetto alla climatologia di riferimento.