Rigoli e Simionato assolti in Veneto in processo tamponi rapidi durante il Covid: il Fatto non sussiste

Il dottor Roberto Rigoli e la dottoressa Patrizia Simionato, al tempo dei fatti coordinatore delle microbiologie del Veneto e Dg di Azienda 0, sono stati assolti “perchè il fatto non sussiste” dal Giudice del Tribunale di Padova Laura Chillemi nel procedimento che li vedeva coinvolti per il caso “tamponi rapidi”.
L’assoluzione è avvenuta ai sensi dell’articolo 129 cpp che prevede che il giudice debba pronunciare immediata sentenza di assoluzione quando, a processo ancora in corso, risulta evidente l’innocenza dell’imputato.
Non è stato nemmeno necessario finire il processo, al Giudice è bastato ascoltare i testimoni della pubblica accusa per assolvere subito i due imputati.
“Non appena appresa la sentenza, mi sono congratulato con la dottoressa Patrizia Simionato e il dottor Roberto Rigoli. È una notizia bellissima: si ripristina e si ristabilisce la verità, dopo anni di insinuazioni, accuse e le peggiori cose che abbiamo sentito dire. Ho sempre difeso questi due professionisti della sanità del Veneto, e penso che questa sentenza rappresenti anche una giusta riabilitazione sociale verso persone che hanno sofferto molto. Si tratta di professionisti che hanno subito pesanti conseguenze, anche sul fronte della salute, a causa di accuse impensabili e inimmaginabili”, dichiara Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, dopo la sentenza di assoluzione nei confronti dei due dirigenti pronunciata oggi dal Tribunale di Padova.